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Oggi tenete i vostri figli a casa, in aula c’è il sig.caz.

03/05/2013
by

red. cac.

2 maggio 2013 at 16:22

Non è pensiero sbandante ma logica severamente rettilinea. Lo vuole a tutti i costi, fosse pure l’ultimo: sverginarmi almeno lì, lui pensa. L’orgoglio decisamente sproporzionato gli impedisce di giocarsi la sua unica chance: se esistono ancora, un’indigena molto ciospa che pascoli pecore dalle parti di Gavoi.
Non faccia storie con l’igiene, sig. Train: non può avere le mani più zozze delle sue.

Se penso che un coglione come lei insegna greco e latino al liceo classico, provo una sensazione d’irrefrenabile orrore, sig. caz. E chissà poi chi cazzo le avrà dato la laurea.

25 commenti leave one →
  1. La diarrea di Red.Cac. permalink
    03/05/2013 6:35 PM

    Aggiungerò (ma non lo dica al sig. Train) che se uno andasse a spulciare certi annales troverebbe che in un anno decisivo per il gioco del calcio un bel gruppo di genovesi si dilettò a fare la maturità sulla costa ionico etnea, a Catania, Acireale e al liceo scientifico di Giarre (ridente cittadina sicula di cui è frazione Aciriposto). Parlo perciò con discreta cognizione di causa, cioè di ignoranza clientelare, e a qualcuna fu consigliato (a denti stretti: il consigliere aveva già il sax tenore into the asshole) di andare a fare la maturità con la pelliccia.

    Faccia nomi e cognomi, sior cazz.one, invece di fare allusioni. Vogliamo sapere tutto, senza reticenze.

  2. L'amico di Er Pecora permalink
    07/05/2013 5:33 PM

    Ha detto:” Mai che riesca a scrivere tre righe senza almeno un refuso.”

    Stia tranquillo, lei non è un nemico dei topgonzi e può fare tutti i refusi di questo mondo, nessuno di loro avrà mai il fegato di correggere i suoi strafalcioni. I topgonzi temono di prendere da lei manganellate o, come suggerisce il suo nickname, martellate.

  3. La diarrea liquida di red. caz. II permalink
    08/05/2013 12:58 am

    …già lo sa, che la percentuale di fessi è equamente distribuita per l’orbe terracqueo senza distinzioni di censo, ceto, sesso, religione e quindi anche razza, né, per la stessa ragione, che esiste un razzismo lecito che deve o dovrebbe discriminare la razza dei fessi; si tratta con tutta evidenza non di razzismo ma di igiene, in quanto i fessi…son coloro che non raggiungono il livello minimo di λόγος che consente di definire l’appartenenza alla specie umana ma, calati in spoglie mortali perché spesso è ostile al gener nostro il fato, lo inquinano, e lo inquinerebbero irrimediabilmente se dovessero procreare.

    Non c’è alcuna differenza tra l’autore di questo delirio testé citato e quello che sostenevano negli anni 30 del XX secolo i leader del nazionalsocialismo: infatti, i nazisti giustificavano il loro razzismo contro gli ebrei paragonando questi ultimi ai topi di fogna: in fondo, anche per loro non era razzismo, era solo un problema d’ igiene; ed è questo il motivo per cui li sterminavano senza pietà.

    • La cattiva coscienza di Merdasmo permalink
      08/05/2013 1:42 PM

      Un amichevole consiglio, sig.Train. Si faccia sempre rivedere i testi dal Reggicoda, prima di pubblicarli. Questo, per esempio, è un boomerang, perché, se chi dà del ratto agli altri è nazista, allora lei e i suoi sodali siete nazisti. E non parliamo del suo precedente amico, quello che lei definiva il “glorioso derattizzatore”. Quello, del resto, era un nazista dichiarato.

      Non faccia l’ipocrita, se la prenda con quell’imbecille del suo compare che teorizza l’esistenza di un razzismo lecito che deve o dovrebbe discriminare la razza dei fessi; si tratta con tutta evidenza non di razzismo ma di igiene, in quanto i fessi…son coloro che non raggiungono il livello minimo di λόγος che consente di definire l’appartenenza alla specie umana

      • Guarda un po' permalink
        08/05/2013 2:18 PM

        E non parliamo del suo precedente amico, quello che lei definiva il “glorioso derattizzatore”

        Incredibile, sior Merdasmo, ancora oggi le fanno male gli articoli del glorioso derattizzatore? Aveva ragione quando scriveva che per voi non basta un intero flacone di Preparazione H per calmare le vostre emorroidi.

        http://topgonzodevemorire.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1595548

        Quasi quasi proponiamo al mitico Thor(gen) di riproporre qui gli articoli del glorioso derattizzatore per la gioia dei suoi vecchi affezionati lettori.

      • 09/05/2013 4:14 PM

        E’ un’ottima idea. In ogni caso dò ragione al sig. merdasmo, confermo di essere un nazista, e del reparto più infame, l’SS-Totenkopfverbände: ma solo ed esclusivamente con i topgonzi.

  4. Un miasmo di Merdasmo permalink
    08/05/2013 6:25 am

    Noi non siamo esperti di cazzi. Tuttavia, ne abbiamo visti parecchi, in circostanze analoghe a quelle fantasiosamente qui descritte. La maggior parte dei nostri ricordi in merito si riferisce al periodo in cui eravamo oltre Atlantico, in residenze per studenti, nei quali la privacy non c’era proprio. Ci è rimasto impresso un tizio, che, per compiacere il sig.Train, definiremo afroamericano. Costui disponeva di attrezzo surdimensionato per i nostri standard caucasici, e di sensibilità stupefacente. Nella doccia, gli bastava toccarlo per avere un’istantanea erezione. Supponiamo gli capitasse anche fuori della doccia. Fatto sta che si faceva una doccia prima di andare a letto, alla sera. Si trasferiva poi in camera, portandosi l’asciugamano. Incurante del fatto che c’erano altre persone nella stanza, si distendeva sul letto e procedeva a strofinare l’attrezzo usando l’asciugamano, con movimenti laterali (dx-sx e sx-dx). Le conseguenze erano quelle immaginabili, ma di una rapidità fuori dell’immaginazione.

    Crediamo che non ci sia altro da aggiungere; allora fummo stupiti dal modo in cui raccontò questo episodio che, come ha ironicamente scritto qui di recente Top Ganz, ad un lettore occasionale sarebbe sembrato di leggere una pagina scritta da Celine o da Pasolini.
    Un dato è certo, questo tizio è un po’ strambo; mette le mani avanti, come se volesse giustificarsi da qualcuno che potrebbe fare eventuali osservazioni davanti ad una frase come questa: “Noi non siamo esperti di cazzi” ; per lasciarsi poi andare ad alcune considerazioni particolarmente sconcertanti che prestano il fianco a interpretazioni discutibili sul suo modo di relazionarsi con il sesso. Ne prendemmo atto e ogni tanto lo sfottiamo per quello che scrisse a suo tempo di suo pugno; noi, però, non facciamo come lui, non inventiamo favole come quella dell’onanista furioso il cui vile scopo sarebbe quello di denigrare la vita sessuale dei suoi nemici, preferiamo attaccarlo su quello che scrive, contestualizzando sempre tutto quello che gli diciamo.

    La reazione del Merdasmo non si è fatta attendere, dopo aver subito le ironie nostre e quelle di Top Ganz su quell’episodio da lui descritto minuziosamente e con dovizia di particolari, non sapendo come rispondere, ha preferito fare la vittima: per prima cosa, ha accusato Top Ganz di essere stato membro del Fronte della Gioventù (e se avessero detto una cosa simile a lui, notorio fascio-leghista, come avrebbe reagito?) e poi si è scatenato scrivendo questa perla che riportiamo qui.

    Gli sforzi del sig.Train per essere politicamente corretto, dopo una vita passata al circolo ARCI di Aciriposto a sghignazzare sui ricchioni, sono anch’essi saggi esemplari di pensiero sbandante

    Lasciamo perdere, non vale la pena di rispondere a un poveretto. Ci basti far notare che ha una concezione pseudobrancatiana dei circoli ARCI*; crede infatti che i soci siano dei perditempo come lui che trascorrono le giornate a fare pettegolezzi su tizio, caio o sempronio; oppure, se vogliamo fare un’altro paragone letterario, per lui i circoli Arci sarebbero una versione sicula del grottesco Circolo Pickwick. Eppure dovrebbe sapere che in questa associazione esiste una sezione chiamata ARCI-GAY e se non crede a quello che abbiamo scritto, gli diamo anche il link http://www.arcigay.it/
    * Il sito nazionale dell’ARCI http://www.arci.it/

    • La Redazione permalink
      08/05/2013 10:42 am

      Solo un chiarimento, sig. Topo: pulsioni sensuali o sessuali? Il sig. Train ha confuso le quattro idee sperdute in innumerevoli parole? O intendeva proprio pulsioni sensuali? Siamo in attesa fiduciosa.

    • 08/05/2013 3:50 PM

      Già uno che usa la parola “ricchioni” per indicare gli omosessuali si qualifica come una merdaccia razzista.

      • Concordiamo permalink
        08/05/2013 4:07 PM

        Il sior Merdasmo è un razzista con i fiocchi.

      • Non solo lui, permalink
        08/05/2013 6:04 PM

        Anche il suo degno compare di merende è uno schifoso razzista filoleghista.

  5. Top Ganz permalink
    08/05/2013 10:44 am

    Ignoto tropstronzo, cosa ho scritto io? Forse lei fa simili domande perché a lei le parole scappano come fossereo sbadigli o scorregge. Per conto mio, la faccio presente che a me ciò non accade, per cui se scrivo “sensuale” intendo “sensuale”, non “sessuale”. Poi se lei non ha la – neanche troppo ricercata – finezza di non afferrare la differenza, provi a consultare Erasmuccio. Il quale però le chiederà anche conto dell’insulto che a lui implicitamente deriva dal suo grossolano dubbio.

    • Top Ganz permalink
      08/05/2013 10:46 am

      P.S.
      Scusate, il mio commento qui sopra replica a quello precedente della Redazione (di qq.cc.).

  6. Erasmo permalink
    08/05/2013 10:47 am

    Il sig.Topo, è noto, non ha letto molti libri. Se deve spremere qualche reminiscenza letteraria, gratta il barile delle reminiscenze giovanili. E chi gli viene in mente?
    1. L’autore del testo su cui si fece le prime seghe
    2. Lo scrittore che nel Fronte della Gioventù motteggiavano per l’omosessualità (anche qui, c’è un esplicito motteggio di quel genere, dove il mantra “pulsioni omosessuali” diventa, pudicamente, “pulsioni sensuali”)
    3. Lo scrittore cult dei giovani fascisti (di quando il Topo era giovane)

    Sorprende la mancata citazione di Ezra Pound, ma deve averla ritenuta pericolosa.

    • Top Ganz permalink
      08/05/2013 10:49 am

      E su, Era’, ‘n t’a pija’ così. Pìjatela ‘nder culo.

      • Ci dica, Sior Merdasmo... permalink
        08/05/2013 2:10 PM

        Lei cosa ha letto, a parte Salinger?

  7. Top Ganz permalink
    08/05/2013 8:21 PM

    UN’ANALISI SPIETATA E SCHIETTA PER IL GATTAPELATA, GIACCHE’ I MEDICI PIETOSI FAN LE PIAGHE PURULENTE.

    Ad Erasmo rode particolarmente lo sfintere quando qualcuno rinverdisce quell’aneddoto sul negrone che incrociò in America, sì, quello che gli bastava toccarlo … ecc., ecc..
    Per averne ulteriore chiara riprova, leggere qui:

    Riceviamo e con sollucchero pubblichiamo


    Eppure fu lui stesso, senza sollecitazione alcuna, ad aver voglia e modo di raccontarlo al mondo con dovizia di sensazioni e particolari, mentre a noi tutti – il tropstronzo non se ne abbia a male per questo – continua a fregarne assai poco. Sì, non te la prendere, caro Gattapelata, ché al massimo noi – sul tema specifico – si fa solo qualche battutaccia da bar, specie quando sei proprio tu ad alzarci sfacciatamente la palla, come quella volta. Comunque, mai nulla di più e certamente mai nulla di particolarmente cattivo.

    E già, Pierspicuo, perché in realtà, a noi, se tu ci confessassi seriamente di essere omosessuale, non ce ne fregherebbe proprio nulla e tanto meno troveremmo da rimproverarti qualcosa. Esattamente come non cambierebbe di una virgola l’idea che sin qui ci siamo fatti di te un’eventuale e plausibilissima prova provata del contrario. Perché queste sono questioni neutre, sulle quali chiunque sia aduso a ragionare, e a ragionare in libertà, non ha opinioni sensate da esprimere, né da queste parti si è mai seriamente giudicato male qualcuno per i suoi orientamenti sessuali, politici, religiosi e via dicendo. Ove ti avessimo mai dato l’impressione contraria, lo si è fatto senza la minima intenzione, ce ne scuseremmo profondamente e all’uopo cercheremmo di emendarci.

    Il tuo problema, Pierspicuo, è ben altro. Il tuo enorme problema è che tu sei una grandissima, presuntuosa, isterica, maliziosa, disonesta e miserabile testa di cazzo. Tra le tante cose, a dimostrarlo chiaramente stanno tutte le numerose pessime abitudini e gli espedienti cui sei aduso ricorrere per apparire il contrario (alla tua corte dei miracoli). A tal proposito, mi limiterò a citare soltanto il tuo vezzo, significativo assai, di taroccare i commenti altrui. Solo questo, solo il fatto di non poter far a meno della mistificazione e della calunnia per apparire almeno decente rende la tua testa tutto quanto sopra si è elencato.

    Vedi Pierspicuo, il Grande Fratello (il padrone del mondo o chi per lui del libro di Orwell che tu hai inutilmente letto) era una persona potentissima, ma, come te, totalmente indegna di rispetto, rispetto autentico intendo. Ciò in quanto, per ottenerne, non poteva fare a meno di costruire una verità solo formale e mediatica, completamente avulsa ed opposta alla realtà dei fatti, per quanto essi trascorsi, che chiamiamo storia e di cui vive l’uomo (in aggiunta al pane).

    Tu però, anche se provi un naturale trasporto per i conculcatori di diritti, non sei il Grande Fratello. Anzi, è proprio il non essere un dittatore ma piuttosto una persona normale a rendere patetico te e tutti gli ammiratori dal basso della politica furbastra e autocrate. Ma proprio l’essere rimasto un uomo comune ti dà una chance di salvezza che il Grande Fratello o Hitler non ebbero mai, per loro definizione: quella di affrancarti dal tuo atteggiamento e dai tuoi mezzucci e divenire senza troppe rinunce un essere umile ed onesto. Una persona per bene, insomma, e non questa pessima imitazione di Sgarbi o Ferrara che appari a tutti noi.

    Provaci, Erasmo, e qui troverai solo e soltanto amici.

    • Chi è causa del suo mal, pianga se stesso permalink
      08/05/2013 9:37 PM

      Sottoscriviamo in toto le parole di Top Ganz e in particolare prendiamo spunto da questo periodo: “Eppure fu lui stesso, senza sollecitazione alcuna, ad aver voglia e modo di raccontarlo al mondo con dovizia di sensazioni e particolari, mentre a noi tutti – il tropstronzo non se ne abbia a male per questo – continua a fregarne assai poco.

      E’ vero, nessuno gli chiese di raccontare questa sconcertante storiella; per questo motivo consideriamo sconvolgente la sua reazione solo perché gli abbiamo ricordato un commento che scrisse qualche anno fa. Oggettivamente, chi rilegge il suo commento di allora rimane basito e crediamo che persino lui si sia accorto a posteriori che non fa certo una bella figura a raccontare certi episodi.
      Oggi sembrava che fosse in preda ad una crisi isterica: se notate bene, è stato lui a riaprire il discorso; noi, insieme a Top Ganz, ne avevamo accennato con ironia e la cosa sarebbe finita lì, se lui non avesse questo brutto vizio di riprendendere i nostri commenti e quelli di Top Ganz per il gusto di schernirli. Se lui avesse lasciato perdere, noi non avremmo ripescato quel vecchio commento e tutto questo bailamme non si sarebbe scatenato. Chi è causa del suo mal, pianga se stesso, invece di accusare sempre gli altri.

      Noi crediamo che questa lezione non gli servirà affatto, perché siamo consapevoli che continuerà a perseverare nel suo sciocco comportamento, continuerà ad offendere il prossimo perché si sente impunito, continuerà a calunniare chi gli sta antipatico utillizzando i peggiori argomenti che gli verranno in mente, e continuerà a comportarsi in modo scorretto, come ha ricordato giustamente Top Ganz, con coloro che, a causa della sua arroganza, considera fessi.

  8. Top Ganz permalink
    09/05/2013 1:02 PM

    Erasmo:
    “… sono grato, sig.Topo, per questa lezione di vita, e anche della concessione di amicizia nonostante il sospetto che io sia gay. Una lunga strada ha fatto lei dal Colle Oppio, e anche dal Bar Sport.”.

    Di fronte a ciò, se non la sapessi malizioso come lei è, potrei pensare di essermi spiegato male. Io di lei, come di chiunque, non sospetto proprio un bel nulla di ciò che non sia oggettivo e soprattutto – sempre nei confronti di chiunque – non reputo assolutamente disdicevole in sé l’essere o non essere omosessuale. Ne ho conosciuti diversi di omosessuali e il mio giudizio, o meglio la mia antipatia/simpatia nei loro confronti non è mai dipesa da questa circostanza in sé, né dall’essere biondi, meridionali o musulmani.
    Se mai un giorno, per pura ipotesi di lavoro lei vorrà mai dirmi che è omosessuale, bisessuale o eterosessuale la cosa – lei capirà, non certo per disprezzo – mi interesserà assai poco. Nell’attesa, però:
    – non sarò certo io a “sospettare” alcunché sul suo conto perché sono una persona corretta e ragionevole che non sospetta mai nulla senza averne alcun serio motivo o interesse, tanto meno quanto si tratti si qualità personali e pienamente legittime come quelle di cui si discuteva;
    – lei invece probabilmente continuerà a parlare del mio preteso passato e delle mia pretesa intima essenza di fascista (in certi casi addirittura di antisemita) avendone contezza ancor minore.

    Ed è questo – lo ripeto perché lei sembra non volersene dare per inteso – che fa la differenza fra uno come me e uno come lei.

    • 09/05/2013 4:07 PM

      Quello che io reputo non disdicevole, ma vomitevole è solo che il sig. merdasmo sia, come dice il suo nickname, un grandissimo pezzo di merda: come del resto, con sfumature diverse*, quelli con cui si accompagna.

      *Trattandosi di merde, ciò è normalissimo: ognuna ha le sue forme e le sue nuances di colore. Però sempre merde rimangono.

  9. Il quesito di Pardipal permalink
    09/05/2013 1:04 PM

    Comunque, vorremmo chiedere all’anonimo cosa ci sarebbe di “sconcertante” nel famoso racconto cameratesco ripetutamente citato. Potremmo pensare a vari altri aggettivi, non a questo. Sarà un caso, ma è il sig. Train che usa gli aggettivi (come le virgole, eccetera) a sproposito

    Pardipal, anche a lei piace guardare attentamente i membri degli altri? Anche lei, come il suo compare, fa a gara a chi l’ha più grosso e/o più lungo? Ci siamo chiesti come mai il suo compare Merdasmo abbia una concezione del sesso paragonabile a quella di un immaturo adolescente e perché mai abbia raccontato questo episodio. Inoltre, Pardipal, quale sarebbe la morale della storiella e perché non la spiega lei?

  10. Un proverbio dice permalink
    09/05/2013 3:58 PM

    Chi si loda, s’imbroda:Lo sappiamo, lo sappiamo: a volte non sembrano veri. Però, se ce li fossimo inventati, saremmo da premio Nobel.
    Non ce li siamo inventati. Sono in mezzo a noi, e sempre più spesso vengono alla ribalta della cronaca, magari perché qualche personaggio in vista se la prende a male.
    Noi abbiamo scelto di mostrare il fenomeno: avevamo due strade: allargare la casistica o andare in profondità su qualche caso singolo. Abbiamo scelto la seconda. Infatti, la domanda vera che si pongono i nostri fessi, pur mai esplicitandola, è: perché proprio io? A volte, il più disarmato (e disarmante) di loro la fa affiorare esprimendola così: perché non pensate ai fatti vostri?
    La ragione è semplice: sono fatti nostri…

    Perché, aggiungiamo noi, non avete un cazzo da fare da mane a sera e dovete dare un senso alla vostra inutile vita.

  11. 09/05/2013 8:00 PM

    Malkutime

    9 maggio 2013 at 12:02

    ROTFL non gliene va bene una ai Trettré, più sfigati di Wile Coyote“.

    Ringraziamo molto dell’attenzione il sig. Minchiontime, più sfigato di un vile coglione: andremo presto a fargli un bella visitina nel suo blog.

  12. Top Ganz permalink
    09/05/2013 8:46 PM

    Siccome sono un inguaribile ottimista, non mi rassegno mai al fatto che un essere umano non capisca cose semplicissime e non mi faccio mai neanche sfiorare dall’idea che qualcuno possa far solo finta di non capire, così, tanto per non perdere l’occasione di insultarmi. Sento pertanto doveroso fornire alcuni chiarimenti a M.me Barbarà, che chiosa il mio ultimo commento sottratto a questo blog e trasportato altrove, in luogo dove la Madama si degna di replicare all’umile sottoscritto (chissà perché mai se nel suo cesso, pardon, boudoir, sono ormai da tempo bandito e da sempre sgradito ospite).

    ” ‘Io di lei, come di chiunque, non sospetto proprio un bel nulla di ciò che non sia oggettivo’
    Cioè, se questo signore vede una camicia che è oggettivamente gialla, si permette di nutrire il sospetto che sia gialla. Apperò”
    No, M.me, è molto più semplice e realistico. Intendevo dire che di Erasmo non sospetto nulla che non sia oggettivo sospettare, nulla, cioè, che tutti non abbiano ragione di sospettare.

    ” ‘non reputo assolutamente disdicevole in sé l’essere o non essere omosessuale’
    Cioè, questo signore non solo non reputa disdicevole l’essere omosessuale, ma addirittura non reputa disdicevole neppure il non essere omosessuale. Apperò”.
    Sì, io non ho pregiudizi negativi nei confronti di entrambe le categorie umane. E lei? Perché se davvero non le consta, M.me, le garantisco che esiste anche gente che ha pregiudizi negativi nei confronti degli eterosessuali. Mi scusi tanto, ma non dipende da me, e comunque non cerdo che abbiano meno diritto ad averne di quanto non ne abbiano quelli che i pregiudizi negativi ce li hanno nei confronti degli omosessuali. Non crede anche lei?

    ” ‘non sarò certo io a sospettare alcunché sul suo conto perché sono una persona corretta e ragionevole’
    Cioè, possiamo dare per accertato che, secondo questo signore, uno che fa di mestiere il detective deve essere per forza scorretto e irragionevole. Apperò”
    No, M.me, non c’entrano nulla i detective. Si parlava dei sospetti pettegoli, al tempo stesso gratuiti e pruriginosi. Cose, cioè indegne di una persona corretta e ragionevole. O no?

    ” ‘che non sospetta mai nulla senza averne alcun serio motivo o interesse’
    Cioè, essendo le due cose palesemente in alternativa, se ne ha l’interesse, può benissimo sospettare anche senza averne alcun serio motivo. Apperò”
    No. A lei basta vedere una “o” per intarvedere un ferreo rapporto di alternatività? Ma quando mai? Le due cose potrebbero invece essere anche (certo, non è detto) perfettamente contemporanee. Se al poker lei bluffa e rilancia, dando cioè ad intendere di aver un buon punto, io, che a mia volta ne ho uno discreto, potrei sospettare il suo bluff, sia per interesse (quello di vindere il paitto), sia in base ad un qualche motivo razionale legato alle sue, magari scarse, probabilità di aver un punto superiore al mio (le carte quelle sono). Capisce?

    ” ‘che fa la differenza fra uno come me’
    Cioè, vorrebbe dire che come lui ce ne sono anche altri? Omammasanta.”
    Bè, non lo so veramente. Non so neanche se dire di non saperlo possa suonare supponente o il suo contrario. E se con questa sua frase lei sottintendesse che io sono una persona molesta, pazienza. Le chiedo scusa di risultarle tale, sebbene non stessi certo parlando con lei, M.me. Ad ogni modo rimango dell’idea che lei, nel corso della sua vita abbia saputo affrontare e risolvere noie e problemi molto più gravi di quanti gliene possano mai procurare il sottoscritto o “altri come me”, ove ne esistano. E che riuscirà ad andare avanti anche stavolta, dopo avermi incrociato, come e anche meglio delle altre.

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